benvenuti a tutti,
questo è un blog ideato per aiutare a capire queste malattie dell'anima onde evitare di giudicare senza conoscere.
Rispettando l'idea di tutti, e in particolar modo usando termini appropriati e richiesti dal senso di civiltà e intelligenza, invito tutti voi a dire la vostra rispettando comunque ogni persona e tutelando anche il rispetto di queste ragazze afflitte da tali malattie dell'anima.
buon proseguimento
emy

mercoledì 6 luglio 2011

L'ANORESSIA ATTACA GIA' BAMBINI DAI TRE ANNI AI DIECI




Striscia la notizia se ne è occupato molto in questa edizione inserendo questo problema al primo posto nella sua rubrica "I nuovi Mostri".
Bambine di sei, sette, otto anni già troppo cresciute per la loro età. L'amicizia diventa Competizione, la loro spensieretezza diventa ossessione per il perfetto, la loro allegria nevrosi e rabbia per non essere la prima, la loro infanzia si trasforma in una corsa di pensieri sul come fare e sul cosa non fare sul cosa dire e cosa non dire, sul come vincere e come non fallire.
Il rapporto con il cibo non esiste proprio perchè il cibo diventa il primo mostro da combattere.
E così, grazie anche a questi genitori malati e sconsiderati, l'anoressia colpisce anche i giovanissimi, dai 5 ai 10 anni di età. È una situazione gravissima che si sta diffondendo a macchia d’olio e che si fa ancora più fatica a curare, perché non è facile centrare una diagnosi in tempi brevi.

Per non parlare di pediatri con poca coscienza che affermano che un bambino è sempre meglio averlo magro al di sotto del suo peso ideale che un pò più in carne (che non vuol dire essere obeso o grasso) e i genitori invece di chiedersi se sia vero o meno, vanno incontro a ciò che dice il pediatra poco sano con nonchalance.

Quasi la metà delle bambine tra i tre e i sei anni è preoccupata del proprio peso: una su tre vorrebbe cambiare qualcosa del proprio aspetto. Lo ha dimostrato lo studio condotto dalla University of Central Florida (Orlando, Stati Uniti), pubblicato sul British Journal of Developmental Psychology. Delle 121 bambine osservate, il 31% aveva dimostrato una seria preoccupazione per il proprio peso, rispetto a un 18% mediamente preoccupato (per un totale del 49%).

Un`ossessione per la bellezza fisica e la linea, spiegano gli studiosi, che viene dalle immagini veicolate dai media a causa del considerevole tempo trascorso dalle bambine soprattutto davanti alla televisione. C’è da stare molto attenti, perché sono vertiginosamente in aumenti i casi di anoressia in bimbi piccoli.

Come fare? parlare con loro attraverso le favole potrebbe essere, secondo i ricercatori, un primo approccio di dialogo per delimitare l`importanza del peso corporeo e della bellezza. Studi recenti hanno dimostrato che preoccuparsi della propria immagine fin da piccoli porterebbe a una maggiore probabilità di soffrire in futuro di disturbi alimentari.

PROBLEMI ANCHE ALLA VISTA




Problemi agli occhi? Calo della vista? Se soffrite di anoressia o bulimia la causa del vostro problema potrebbe essere legata al disturbo alimentare. Il fatto di soffrire di un disturbo alimentare come l’anoressia nervosa o la bulimia al di là dall’essere un problema in se stesso, può essere alla base di una serie di complicanze mediche che vanno ad aggravare il quadro del disturbo stesso ed a lungo andare possono causare danni fisici irreversibili. E’ il caso segnalato da una nuova ricerca inglese che collega i disturbi della vista con quello alimentare di persone anoressiche e bulimiche. Dalla ricerca emerge come la retina degli occhi di persone che presentano disturbi alimentari al lungo termine sia danneggiata.
L’anoressia e la bulimia sono due gravi disturbi dell’alimentazione dalle conseguenze a volte tragiche ma che in generale hanno un effetto lento e progressivo sull’intero organismo. Il fisico si debilita, diventa vulnerabile e anche gli occhi a quanto pare possono soffrire in maniera seria le conseguenze del disturbo. L’anoressia a lungo termine colpisce infatti lo spessore della macula, la parte centrale della retina, quella parte dell’occhio che ha i fotorecettori utili per la trasformazione dell’energia luminosa in impulsi elettrici. In poche parole si tratta di una zona importantissima del campo visivo che invia al cervello gli impulsi per trasformarli in informazioni visive. Sul British Journal of Opthalmology è stata pubblicata una recente ricerca condotta dall’Università di Atene secondo la quale l’anoressia e la bulimia può ripercuotersi anche sulla salute dell’occhio. Il disturbo alimentare, infatti, andrebbe a danneggiare la macula, ovvero la struttura dell’occhio causando un deciso calo della vista. Nelle donne con anoressia, la macula e gli strati di alimentazione dei nervi sono risultati significativamente piu’ sottili rispetto a quelli delle donne sane. Peggiore e’ risultata la condizione dei bulimici, che sono risultati avere la retina ancora piu’ sottile. I ricercatori hanno trovato anche una significativa perdita dei neurotrasmettitori elettronici, quelli che mandano i segnali dall’occhio al cervello.Non è stato chiarito ancora se l’assottigliamento maculare o se la diminuizione dell’attivita’ dei neurotrasmettitori sono le fasi iniziali della cecita’ progressiva, o se sono reversibili con la ripresa di una dieta normale.
In Italia la percentuale stimata di donne tra i 13 e 35 anni che soffre di un disturbo alimentare, anoressia o bulimia, si aggira intorno al 5%, il fenomeno è in crescita anche tra le donne di quarant’anni e tra gli uomini. Secondo l’Aba,
in totale anoressia e bulimia colpiscono in Italia 3 milioni di persone. Tra le cause della diffusione dei disturbi dell’alimentazione in età avanzata giocano un ruolo importante mancanza di affetto e la paura dell’età matura.

DISTURBI ALIMENTARE: SI PUO' RIANERE INCINTE?

Se prima si pensava che chi era affetto da anoressia non potesse rimanere incinte a causa dell'amenorrea (=interruzione del ciclo mestruale), ad oggi possiamo smentire questa ipotesi, in quanto la donna seppure le sia scomparso il ciclo rimane sempre e comunque fertile.
E' pur vero che queste malattie hanno ripercursioni sul feto in caso di una gravidanza che possono dar vita a un aborto spontaneo a causa del malnutrimento, ma non si può dire che la donna anoressica o con disturbi alimentari non può rimanere incinta.
Lo studio è stato condotto da Cynthia M. Bulik , direttore del programma disturbi alimentari dell’Università della Carolina del Nord .
Sono stati studiati i casi di 62.000 donne anoressiche, sessanta di queste erano affette da anoressia nervosa. Ebbene, il 50% delle donne intervistate ha ammesso di aver avuto una gravidanza indesiderata e il 24% delle donne anoressiche coinvolte nello studio ha dichiarato di avere già abortito.

Lo studio, pertanto, smentisce in maniera chiara che le donne anoressiche non possono avere figli, anzi questa scoperta deva aumentare la cura che bisogna avere verso queste persone che hanno un rapporto conflittuale con il cibo.

negli anni Novanta, il periodo in cui io sono rimasta intrappolata nell'anoressia e nella bulimia, non vi era tanta informazione a riguardo, e se c'erano erano confuse e alcune sbagliate. In quel tempo si pensava che la donna anoressica era sterile, non potesse avere bambini e che questa malattia l'avrebbe fatta rimanere sterile per sempre. Ma così non è. Dalla malattia se ne può uscire e anche a testa alta, non si deve pensare che pur guarendo non si resti Donne, e non si deve essere superficiali nel non considerare che avendo rapporti sessuali non si rischia alcuna gravidanza a causa dell'amenorrea.
Ci si deve curare sia per il nostro bene che per il nostro futuro perchè la vita è bella e non abbiamo il diritto di prenderla a schiaffi facendoci del male.

DEPRESSIONE POST PARTUM E DISTURBI ALIMENTARI




La depressione in gravidanza e post partum è abbastanza diffusa. Molte donne durante i nove mesi e subito dopo si sentono tristi, sole e hanno la sensazione di non essere all’altezza del loro ruolo. Pensate che, secondo le stime della SIGO, se la gravidanza avviene prima dei vent’anni questo disturbo può colpire una donna su due. Una nuova ricerca ha verificato che dietro al malessere potrebbe esserci delle cause legate ai disturbi alimentari.
Gli esperti della Università del North Carolina (Usa) hanno analizzato 158 donne in gravidanza, o che aveva partorito da poco, che erano in cura per la depressione. È emerso dallo studio che più del 30% di queste signore aveva problemi legati all’alimentazione o una storia di abuso fisico.

La dottoressa Samantha Meltzer-Brody, autore principale dello studio, ha spiegato: “La prevalenza di abusi e storie disturbi alimentari possono essere molto più elevati rispetto a quanto le persone ritengono. La gravidanza e il periodo post-partum è un momento molto vulnerabile per le donne“.

È molto importante questo studio perché le donne che affrontano una gravidanza con storie pregresse di questo tipo lo devono dire per avere una terapia personalizzata e poi perché il trattamento della depressione può essere trattato ancora in modo più tempestivo. Ricordiamo che si tratta di una malattia che ha gravi conseguenze per tutta la famiglia.

EX OBESA RISCHIA LA VITA


GRAN BRETAGNA: Era la più grassa della nazione in età adolescenziale, tanto da farle avere il primato con i suoi 215 chili, raggiunti durante l'adolescenza.
Ora è una delle più magre della nazione e che rischia la vita a causa del suo peso da farfalla.


Malissa Jones, ad appena 21 anni, rischia la vita a causa dell'anoressia. Potrebbe morire nel giro di sei mesi, se non aumenterà l'apporto calorico, l'hanno messa in guardia i medici. La storia viene riportata su numerosi quotidiani online britannici.

Quattro anni fa i camici bianchi l'avevano avvisata del pericolo opposto: se non avesse perso oltre cento chili, non ce l'avrebbe fatta. Ingurgitava 15 mila calorie al giorno, fra cioccolato, patatine e junk food, contro le 2 mila raccomandate per una ragazza della sua età. Forse spaventata dai medici, Malissa decide di dimagrire e sottoporsi a un intervento di by pass gastrico, una delle persone più giovani al mondo ad andare sotto i ferri per perdere peso. I chirurghi l'hanno operata a gennaio del 2008.

Nonostante i rischi vista la sua giovane età, l'intervento riesce ed entro l'anno la giovane donna perde più della metà dei chili di troppo. Ma la vita di Malissa ha un risvolto inaspettato. Rimane incinta, ma il piccolo, nato prematuro con un cesareo, muore poco dopo. La ex teenager obesa mangiava troppo poco e questo ha causato problemi di malnutrizione al piccolo, ma anche a lei. La sua salute è sempre più precaria, ha perso qualsiasi interesse per il cibo che anzi, racconta, "la fa sentire male. Devo forzarmi per mangiare". La sua dieta giornaliera si è ridotta a tre carote bollite, due porzioni di radici di pastinaca e una patata arrosto, per un totale di 300 calorie.

E questi sono i risvolti della vita, ma la volontà della lotta per la vita non deve mai cessare di esistere!
Un gran in bocca al lupo a Malissa e a tutta la sua figlia affinchè insieme possano arrivare trionfanti al traguardo della vita, per avere insieme una seconda possibilità.

FINALMENTE ANCHE VOGUE CONTRO LA MAGREZZA!!!




Finalmente anche un giornale di moda come Vogue, considerato il sacro libro della moda, la Bibbia delle aspiranti modelle, fa un gesto contro la magrezza forzata, contro l'anoressia.

"Belle vere', questo il titolo della copertina di Vogue Italia, già in edicola dal 3 giugno 2011, che ritrae per la prima volta tre modelle dalle curve morbide, curvy, fotografate a tavola, in un servizio di Steven Meisel. Nei locali di una lussuosa residenza privata di Los Angeles le modelle hanno posato in lingerie, e talvolta deshabillé, mostrando orgogliose il proprio corpo morbido e sexy.

"La donna curvy torna in tutta la sua bellezza. L'esuberanza di un corpo con forme accentuate è molto più sexy e accattivante" dice Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia. La rivoluzionaria scelta di Vogue Italia, il mensile da sempre punto di riferimento per la moda e lo stile nel mondo, sposa la filosofia etica ed estetica che la testata e il suo direttore hanno abbracciato ormai da tempo, tesa ad avvicinare il mondo della moda a tutte le donne e al loro stile di vita moderno.

"Con questa copertina abbiamo voluto dare un altro segnale forte della nostra attenzione nei confronti di tutte quelle donne, e sono tantissime, che intendono la bellezza come qualcosa di molto più articolato e genuino rispetto a una mera questione di taglie", spiega il direttore di Vogue Italia Franca Sozzani. "Sono sempre di più le lettrici che, anche sulle rivista di moda - aggiunge la Sozzani - vogliono veder rappresentato il mondo reale, fatto di persone non ossessionate dalla propria magrezza ma capaci di accettare e rispettare il proprio corpo per come è nella sua naturalezza".

L'iniziativa è un'ulteriore tappa di un percorso chiaramente orientato e più volte dichiarato, in cui rientra l'apertura del canale Curvy su Vogue.it, avvenuta contestualmente al lancio del sito poco più di un anno fa, dedicato alle donne che vivono le proprie rotondità in tutta naturalezza.

Più recentemente, a marzo, Franca Sozzani ha promosso nel suo blog su Vogue.it una raccolta di firme contro i siti 'pro ana', quelli cioè che promuovono l'anoressia come un modello di bellezza perfetto a cui ispirarsi. Una campagna di successo che rispecchia perfettamente l'impegno del prestigioso mensile nel voler promuovere il benessere di tutte le donne, denunciando i pericoli insiti nei modelli distorti di falsa bellezza, che mettono in pericolo la vita di moltissimi giovani.

Di questo percorso fa sicuramente parte il progetto 'Models Scouting' - in cui sono i lettori a proporre volti nuovi di modelle e modelli per il sito di Vogue e per il giornale, dando così visibilità a ragazzi e ragazze comuni ma dotati di fotogenia e allure da passerella che, per tantissimi motivi, non hanno avuto accesso al circuito tradizionale della moda.

KATE MIDDLETON A RISCHIO ANORESSIA

Inserisco questo post sulla Middleton per dar prova della pericolosità della dieta Dukan che permette di dimagrire in modo molto veloce, mangiando solo alimenti altamente proteici, come la carne rossa e bianca, pollame, prosciutto sgrassato, uova, pesce, crostacei, latte magro e così via.
Adesso Kate però sembra essere diretta verso una via che se non smetterà di percorrere la condurrà dritta all'anoressia. A parlare di rischio di anoressia è la stessa fondatrice dell'Associazione A.B.A., Fabiola De Clerq. L'interessamento della De Clerq non è solo per la Middleton ma per tutte le ragazzine (specialmente londinesi) che la imitgano perchè ammirata e cnsiderata il simbolo della bellezza.
Sembra che tute le campagne pubblicitarie di ogni compagnia di moda e non solo moda mirate verso la "non-magrezza" ma giusto equilibrio, siano state vane. E' tornato il pensiero che il magro fa il bello e che quindi più si è esili e più si è ammirate e affascinanti. Avere un corpo pre-pubere non è sano nè bello. Il problema è che anche signore di 40-50 anni stanno seguendo questa filosofia di pensiero molto sbagliato. Le stesse signore che sono madri di ragazzine pre- adolescenti e adolescenti.
La dieta Dukan inoltre è stata criticata e bandita da molti medici e dietologi poichè iperproteica. E' un sistema alimentare squilibrato, nel quale è facile perdere il peso ma si sottopone il fisico a condizioni di stress inaudite e inaccettabili, con i reni appesantiti e affaticati dalla grande quantità di proteine assunte.
Vi prego enormemente di non seguire tale dieta come ogni dieta iperproteica perchè logora il fisico e causano altre conseguenze ancora peggiori della anoressia stessa!