benvenuti a tutti,
questo è un blog ideato per aiutare a capire queste malattie dell'anima onde evitare di giudicare senza conoscere.
Rispettando l'idea di tutti, e in particolar modo usando termini appropriati e richiesti dal senso di civiltà e intelligenza, invito tutti voi a dire la vostra rispettando comunque ogni persona e tutelando anche il rispetto di queste ragazze afflitte da tali malattie dell'anima.
buon proseguimento
emy

lunedì 7 novembre 2011

DROGHE E ANORESSIA

Ultimamente la droga ha preso molto più piede nella gioventù di quanto non lo prese negli anni passati. Non si finisce mai di sentire alla tv e alla radio notizie rilevanti le ultime novità sulla droga.
Questo comportamento è associabile a traumi e malessere. Abbiamo una gioventù malata e la società ne è indifferente, la famiglia se ne accorge troppo tardi oppure sottovaluta le prime manifestazioni ritenendole "crisi di passaggio", ma così non è. Non sono crisi di passaggio, le droghe odierne provocano molta più dipendenza di quelle presenti negli anni scorsi e questo a causa di molte più sostanze tossiche, chimiche e nocive presenti anche in una sola canna che sia di fumo o di erba, non importa gli effetti e le conseguenze sono uguali come i loro componenti chimici.
Alcune ricerche sui Disturbi del Comportamento Alimentare, hanno dimostrato che vi sono numerosi elementi in comune tra questi disturbi e le dipendenze, come quelle dall'alcool e dalla droga. Il cervello umano possiede dei centri speciali che sono normalmente attivi quando una persona si sente bene, si prende cura del proprio corpo, si comporta in maniera prudente, quando si viene lodati, si è innamorati, si fa esercizio, ecc.
Questi centri possono anche venir stimolati artificialmente: tutti i tipi di droghe, da quelle legali a quelle illegali, producono una stimolazione chimica che è una causa importante dei comportamenti di dipendenza, questa stimolazione produce anche un blocco delle sensazioni sgradevoli ed è per questo che coloro che soffrono di disturbi alimentari o di altre dipendenze tendono a ripetere patologicamente il loro comportamento.
se questi centri sono stimolati dalle droghe, dall'alcool o dall'abuso di cibo, cessano di funzionare nel modo in cui dovrebbero: l'abuso rappresenta una scorciatoia verso una serenità illusoria che non giunge, come dovrebbe, dal far cose piacevoli.

Il malfunzionamento di questi centri è comune in persone che hanno una personalità bisognosa di qualche cosa di artificiale per stare bene e per ridurre le preoccupazioni e lo stress, come ad esempio la droga. Esiste quindi un elemento comune tra i vari tipi di dipendenza:

* Alcoolismo e Dipendenza da Droghe
* Disturbi del Comportamento Alimentare
* Dipendenza sessuale compulsiva
* Gioco d'azzardo compulsivo
* Anoressia Nervosa (spesso la sofferenza del corpo può produrre una stimolazione dei centri cerebrali di cui abbiamo parlato per proteggersi dal dolore)

I trattamenti consigliati per l'alcoolismo e la dipendenza da droghe sono efficaci anche per i Disturbi del Comportamento Alimentare: l'ego di questi pazienti deve essere rinforzato e deve essere insegnato loro a bloccare quei comportamenti alimentari mossi dalla ricerca di soluzioni rapide e artificiali ai propri problemi.

Una somiglianza tra i Disturbi del Comportamento Alimentare e la Dipendenza da Droghe è che sono entrambe delle dipendenze compulsive e che il paziente non tiene conto degli effetti che questo comportamento ha sulla salute, nonostante le gravi complicazioni mediche infatti, è molto difficile per le persone che soffrono di questi disturbi rinunciare alle loro dipendenze.

L’ABA, con il suo Osservatorio permanente sui disordini alimentari, ha rilevato negli ultimi mesi un aumento preoccupante ed esponenziale dell’abuso di sostanze (alcool, cocaina e droghe sintetiche, farmaci) fra le persone che soffrono di anoressia e bulimia, specialmente fra i giovanissimi.
i registra relativamente ai disordini alimentari, non più soltanto una dipendenza patologica dalla sostanza cibo, ma ora anche una dipendenza pericolosa da sostanze stupefacenti.
Mentre negli anni ‘80 l’eroinomane era un soggetto emarginato, fallito, oggi il cocainomane appare invece integrato, brillante e socialmente riconosciuto.
In questo senso, la dipendenza da cocaina può essere definita una dipendenza egosintonica, nella quale cioè il soggetto ha l’illusione di funzionare meglio di prima.
In particolare nei soggetti anoressico-bulimici la cocaina sembrerebbe rinforzare il sintomo, inibendo l’appetito e incrementando la capacità di essere attivi, di essere disinibiti.
Più in generale, il rapporto di dipendenza dalle droghe sostituisce la relazione con l’altro, potenziando la sensazione di pseudo-indipendenza e di invulnerabilità rispetto alle difficoltà che spesso la relazione implica. Tale dipendenza, in apparenza “controllabile”, è di fatto una dipendenza mortifera, nella quale si rimane invischiati a rischio della vita.